20 gennaio 2020
Rosaria si presenta sui network nazionali
con la nuova campagna di comunicazione
E’ partita a dicembre sulle reti Mediaset, sulle emittenti radio Mediamond e su RTL
nonché sui circuiti cinema delle catene Moviemedia, UCI e The Space,
e sta continuando da gennaio anche sulla RAI, sia tv che radio e su Sky, terrestre e
satellitare, la nuova campagna di Arancia Rosaria. Un investimento importante da
parte dell’OP catanese, per un marchio sempre più popolare tra i consumatori, che
continuerà con la pianificazione nelle sale cinematografiche fino alla fine di aprile.
"La nuova campagna, affidata a una agenzia importante come il Gruppo Roncaglia di
Roma, vuole segnare un deciso cambiamento rispetto al passato della nostra strategia
di comunicazione, emancipandosi da una visione troppo tradizionale della Sicilia pur
facendo un chiaro riferimento al territorio di origine”, afferma Aurelio Pannitteri,
presidente di OP Rosaria.
In effetti, lo spot è assolutamente originale e gradevole, e scava nel significato della
parola arancia recuperando il simbolo di una città che dà il nome alla Piana
che rappresenta il cuore della produzione agrumicola siciliana e italiana.
Per la campagna di Rosaria è stato infatti ideato un personaggio, un elefante di nome
Lio, vero protagonista dello spot, che prende spunto dal complesso monumentale che
si trova in piazza Duomo a Catania, la Fontana dell'Elefante, costituita da un elefante
in basalto nero con in groppa una colonna in stile egizio. L’elefante, retaggio forse dei
tempi di Annibale, diventato poi il simbolo della città, è chiamato dai catanesi
confidenzialmente u Liotru, da cui il nomignolo Lio del personaggio. Ma c’è di
più: l'origine della parola arancia è arabo-persiana (n?ran?) e a sua volta deriva dal
sanscrito (nâga-rang’a) il cui significato è "frutto preferito dagli elefanti". Pochi in
Italia lo sanno ma gli elefanti vanno davvero pazzi per le arance, che sono state
portate in Sicilia dagli arabi.
Ecco i presupposti del personaggio animato dello spot, simpatico ma dispettoso,
goloso di arance, che mangia a profusione seduto comodamente davanti alla
televisione di un salotto in cui inaspettatamente si trova sorprendendo i padroni di
casa che si chiedono, di ritorno dalla spesa, dove siano finite le arance: “Tesoro, ma
non le abbiamo prese le arance?” chiede lui, “Guarda in salotto” risponde lei. E in
salotto c’è Lio che se ne mangia una dietro l’altra.
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